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Dalle Stelle alle Stalle

Si può passare dall’esaltazione per aver battuto il Teramo allo sconforto per aver perso contro una delle squadre più deboli del campionato? Sì, se scendi in campo sbagliando partita, privi di concentrazione e soprattutto sottovalutando l’avversario. Ha sbagliato approccio il Paternò, dopo aver pareggiato le sorti del match ed aver sfiorato il ribaltamento, non si può subire il clamoroso raddoppio, con una leggerezza imbarazzante, con un gol che non si prende così neanche in 3° categoria! Resta l’amaro in bocca per aver gettato nelle ultime due partite 6 punti, in virtù soprattutto dei passi falsi dell’Enna e della consapevolezza, che l’obiettivo è diventato un altro, ma mollare i 10 punti di vantaggio sulla 3° è un errore che non si doveva commettere. Adesso, ci sarà sicuramente tempo e spazio per rifarsi, soprattutto già domenica prossima a Mazzarrone, ma la concentrazione è fondamentale in questo torneo e perdere contro la Messana è stato indecoroso. E’ anche vero che le assenze di Mollica, Belluso e Maimone si sono fatte sentire, così come la pessima direzione della terna arbitrale, ma al di là delle scuse, un qualsiasi altro Paternò di questa stagione, avrebbe vinto con 4-5 gol di scarto contro la Messana, per cui chi è causa dei propri mali, pianga se stesso.

Neanche il tempo di battere il calcio d’inizio che la Messana si porta in vantaggio. Dopo 17 secondi, Godino sbaglia il retropassaggio per Intzidis, se ne approfitta Genovese, che tira forte verso la porta, Truppo respinge, ma la palla giunge sui piedi di Cannavò, che da pochi passi insacca. Il Paternò reagisce subito, con Asero che al 3′ riporta in parità le sorti del match, ma l’arbitro annulla su segnalazione del più scadente guardalinee visto nella storia del calcio a Paternò, tale Vincenzo Esposito di Palermo, che nel solo primo tempo, alza contro i rossazzurri almeno in 20 occasioni la bandierina per segnalare, per lo più fuorigioco inesistenti. Al 10′ Giannaula si libera al tiro, palla alta. Quindi al 18′ Valenca calcia un corner per la testa di Giannaula, ma il portiere Lima si salva. Nel secondo tempo, il Paternò reagisce, al 53′ altro corner di Valenca, sfiora Micoli, la palla arriva a Panarello, che di testa pareggia. Quindi ancora Paternò, al 55′ Asero per Micoli, palla che finisce fuori, quindi ancora al 56′ Valenca per Micoli, ma il portiere si salva. Sull’azione successiva, volata di di Genovese, palla per Cannavò che mette una palla al centro, Truppo resta tra i pali, Napoli e Panarello si ostacolano a vicenda, permettendo a Sowe, di toccare la sfera e mettere a segno, il più assurdo dei gol. Il Paternò tenta la reazione, ma al 63′ ancora una volta, il portiere si salva, quindi fino alla fine non succede più nulla. Troppo stanca la squadra, il calo di concentrazione è evidente e così arriva il regalo di Natale con 4 mesi di ritardo per i messinesi.

PATERNO’ – MESSANA 1-2

PATERNO’: Truppo 5, Napoli 5 (69′ Messina 5), Godino 5, Floro Valenca 6 (66′ Greco 5.5), Panarello 5.5, Intzidis 5.5, Fratantonio 5 (46′ Micoli 5.5.), Viglianisi 6, Giannaula 5, Grasso 5, Asero 6.5. A disposizione: Romano, Sangarè, Virgillito, Lo Monaco, Catania. All.: Pino Truglio 5.5 (Raciti squalificato).

MESSANA: Lima 7, Farfaglià 6, Fragapane 6, Gargiulo 6 (64′ Bonasera 6), Misiti 6 (71′ Ficara 6), Soares 6.5, Biondo 6 (59′ Barbera 6), Corso 6, Cannavò 7 (81′ Rando s.v.), Genovese 6.5, Sowe 6.5 (79′ Ginagò s.v.). A disposizione: Sanneh, Viscuso, Ruso, Sposito. All.: Gabriele Patti 6.5.

ARBITRO: Paolo Zantedeschi di Verona 5.5. Assistenti: Fabio Marino 5 e Vincenzo Esposito 2 di Palermo.

RETI: 1′ Cannavò, 53′ Panarello, 57′ Sowe.

NOTE: Pochi spettatori, circa 300. Giornata primaverile. Ammoniti: Godino e Micoli per il Paternò, Misiti e Corso per la Messana. Angoli: 4-2 per il Paternò. Recuperi: pt 2′, st 7′.

Truppo 5: Sul primo gol compie una buona parata, ma poi non può fare nulla, ma sul secondo ha qualche responsabilità non uscendo e restando tra i pali.

Napoli 5: Si può passare dal mercoledì alla domenica, così? Partita anonima, in cui si aggiunge l’orrore del secondo gol, che pregiudica il match. Dal 69′ Messina 5: Entra per dare la scossa, ma sembrava già stanco dopo 1 minuto. Sbaglia approccio, non crossa, non salta l’uomo, insomma non ci è piaciuto.

Godino 5: Il gladiatore oggi non era lui. Sbaglia rinvio al 1° minuto innescando il gol ospite, quindi anche sul 2° permette il cross agli avversari, ma è tutta la partita che non è sembrato lui, tra passaggi sbagliati, interventi non alla sua altezza e una confusione ben evidente.

Floro Valenca 6: Il buon David ha cercato di mettere ordine, ma non ha trovato collaborazione nei compagni, da lui però sono partite le azioni più pericolose. Dal 66′ Greco 5.5: Quando ti accorgi che anche uno come lui, in partite del genere sbaglia passaggi semplici, allora capisci che non è proprio giornata.

Panarello 5.5: Della sua prestazione oggi si salva solo il gol, poi dispiace dirlo, ma ha fatto male. E di questo ci meravigliamo, perchè è stato sempre uno dei migliori, ma oggi non era proprio in giornata.

Intzidis 5.5: Anche il gigante greco, oggi non sembrava lui.

Fratantonio 5: Un giocatore che ci è sempre piaciuto, ma che oggi ci è sembrato un altro, anzi la sua versione più scadente. Dal 46′ Micoli 5.5.: Entrato per dare la scossa in avanti, ha solo sbagliato e beccato una ammonizione senza senso.

Viglianisi 6: Sembrava poter dare la carica, ma anche lui è sceso nel grigiore generale.

Giannaula 5: Tranne due spunti nel primo tempo, non pervenuto…

Grasso 5: Peppe ma che ti succede? Qui parliamo di uno che nella sua carriera ha fatto i numeri, e che è stato sempre bravo ed incisivo. Oggi, invece il nulla, solo passaggi sbagliati, dribbling prevedibili, una punizioni finita in tribuna, insomma male, male, male.

Asero 6.5: Sicuramente il migliore dei suoi, ma lontano mille miglia dal giocatore che conosciamo.

Mister Truglio 5.5 (Raciti squalificato): La squadra ha chiaramente sottovalutato gli avversari e sbagliato l’approccio. Generalmente lo staff tecnico ha poche colpe in queste situazioni, l’errore è stato quello, forse, di fare troppi cambi, ma le squalifiche in tal senso hanno pesato e non poco.

Vincenzo Anicito

Esteta, curioso, intrigante, riflessivo, odia gli stereotipi, ama Paternò e il Paternò calcio, il paesaggio al tramonto, il mare d'estate dopo le 19:00 e dormire con il rumore della pioggia

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