Un duro colpo, uno di quelli che solo grandi campioni come Mike Tyson, Mohamed Alì e George Foreman sapevano dare agli avversari, per mandarli al tappeto con un KO, e che l’amministrazione Naso ha duramente subito durante il Consiglio Comunale di ieri sera. L’argomento del giorno era quello relativo alla proposta di ridurre il Cda dell’Ama da 3 componenti all’Amministratore Unico, nonché quella di attivare per le strisce blu la procedura con un bando di gara e non senza, così come si stava procedendo. Nella fattispecie, per quanto riguarda l’Ama, il documento votato tratta di un cambiamento previsto dalla legge ed in particolare modo dall’art. 11, comma 2 del Decreto Legislativo n. 175 del 19 agosto 2016, cioè il Testo Unico in materia di società a partecipazione pubblica che recita: “L’organo amministrativo delle società a controllo pubblico è costituito, di norma, da un amministratore unico“. Peraltro a favore di questa norma ci sono già state diverse sentenze e per quanto attiene il Comune di Paternò, nessuna giustificazione era pervenuta al Consiglio Comunale da parte del Sindaco per motivare la scelta di mantenere il numero di tre componenti del C.d.A., né da gli tessi soggetti chiamati in causa, nominati tra l’altro senza il minimo criterio di trasparenza e di evidenza pubblica. La proposta dunque di riduzione dell’organo amministrativo, mira dunque, ad ottenere la riduzione dei costi di gestione della società municipalizzata ed inoltre a destinare le somme risparmiate alle fasce deboli della città. Per quanto riguarda invece le strisce blu, si ricorda, che lo scorso anno, già la proposta lanciata dall’amministrazione fu votata negativamente, in quanto si stava procedendo all’assegnazione del servizio senza aver effettuato nessun bando di gara, il che aveva suscitato diversi malumori sia all’interno della maggioranza, che dell’opposizione. Nel caso della votazione per la riduzione dei componenti del C.d.A. dell’Ama, la prova era davvero molto dura per l’opposizione, perché per attuare questa modifica erano necessari 13 voti, quindi 1 in più rispetto a quelli che sono i numeri della stessa opposizione, voto che è giunto da Ionella Rapisarda, che manifestando, una volta per tutte, i dissapori che ne hanno accompagnato le politiche degli ultimi tempi, nonché, si vocifera, il sopraggiunto accordo con l’ex consigliere Turi Comis, ha deciso di perorare la causa dell’opposizione! I voti a favore della modifica sono dunque stati di Distefano, Lo Presti, Condorelli, Orfanò, Sinatra, Gresta, Flammia, Ardizzone, Sciacca, Marzola, Paternò, Virgillito e Rapisarda. Assenti invece, tra le file della maggioranza i consiglieri Gentile, Malerba e Faranda! Stesso discorso anche per le Strisce Blu e quindi per l’immediata esecutività, che fa dunque diventare immediati questi provvedimenti appena votati. Che dire? Un vero e proprio tsunami per l’amministrazione Naso, che a causa di questa votazione, vede scricchiolare il suo castello di carte, in quanto la Rapisarda, data più volte in bilico, ha finalmente esternato una posizione importante, in una votazione fondamentale per il proseguo dell’attività politica del Comune. Una cosa è certa: la data di ieri 27 luglio 2020 è una sorta di spartiacque per la politica della città di Paternò, e i prossimi due anni si prevedono di fuoco, se non ci sarà un’apertura e o un chiarimento tra le parti in gioco.
Vincenzo Anicito
Esteta, curioso, intrigante, riflessivo, odia gli stereotipi, ama Paternò e il Paternò calcio, il paesaggio al tramonto, il mare d'estate dopo le 19:00 e dormire con il rumore della pioggia
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