«Prevenzione. Lo si ribadisce con forza da giorni è e deve restare anche per i prossimi giorni la parola d’ordine. Non si può far finta di niente. E’ necessario che tutti adottino i dovuti accorgimenti richiesti dal caso. Guardando agli uomini e alle donne che ad oggi continuano a lavorare, il titolare dell’azienda deve garantire ai suoi dipendenti un’attività in assoluta sicurezza, soprattutto quando in azienda vi sono centinaia di lavoratori, come accade nei call-center. Tutto questo a tutela del dipendente e della stessa azienda che, con un solo caso positivo di Covid-19, rischia il blocco dell’attività per la necessaria sanificazione, con ricadute negative, in termini economici e quindi occupazionali, al momento imprevedibili.»
A parlare è il deputato regionale, Giuseppe Zitelli, che interviene sulla vicenda call-center, alla luce dei recenti casi di allarme scattati in Sicilia.
Un caso, per fortuna risultato poi negativo al tampone in un call center di Paternò, un caso, invece, positivo in un call center a Palermo.
«Comprendo le difficoltà che possono incontrare le aziende – continua il deputato Zitelli -, ma è necessario che le attività passino in smart working o lavoro da casa. Sono migliaia gli operatori telefonici del catanese e tutti devono godere delle stesse tutele. Concordo con l’allarme lanciato dai sindacati ed apprezzo gli sforzi delle aziende che hanno profuso tutti i loro sforzi per riuscire nell’obiettivo, come accade a Paternò, per il call center Netith, che ha in smart working già due importanti commesse. Per quanti non possono ancora far trasmigrare i loro lavoratori con attività gestite da casa, ricordo che è obbligatorio, come prevede il decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, adottare tutte le procedure per garantire la massima sicurezza da contagio al lavoratore. E’ un momento difficile ma, tutti insieme, riusciremo a superarlo.»