Riceviamo e pubblichiamo da parte dei Dipendenti della piscina: “Oggi dopo circa 2 anni vogliamo parlare anche noi, i diretti interessati: a febbraio del 2018 è stata presentata una diffida da parte del comune alla FIN (Federazione Italiana Nuoto) gestore della piscina comunale “Giovanni Paolo II” di Paterno’. Gestione che fino a prova contraria ha dato luce al paese, ha dato uno sport diverso alla popolazione, ha dato lavoro a più persone e anche al resto del paese (b&b, ristoranti, attività commerciali ecc).
In questi mesi trascorsi, noi dipendenti abbiamo voluto dare fiducia a ciò che l’amministrazione diceva: facciamo breve sintesi dei punti più cruciali
“operazione verità”
lettera “fantasma” alla corte dei conti (lettera mai visionata da nessuno perchè mai esistita materialmente)
la piscina sarà migliore in quanto sarà ampliata con annessa apertura della piscina all’aperto
la piscina non verrà chiusa
la piscina è un bene comune e Paternò non la perderà
i dipendenti non perderanno il loro lavoro
Siamo arrivati a novembre del 2019 il bando è pronto dopo quasi 2 anni, “dall’operazione verità” siamo passati al “ci siamo quasi” e trascorrono altri giorni, precisamente 22, ma tutto ancora rimane nel limbo.
Che ne sarà di tutto ciò?????
Oltre a togliere uno sport e una struttura importante al paese, sono stati tolti stipendi a noi dipendenti (tra cui madri e padri di famiglia) lasciandoci mesi e mesi senza nessun tipo di risorsa economica, dopo 10 anni in cui abbiamo lavorato e fronteggiato tutti gli eventi nel bene o nel male. Da non sottovalutare l’aver negato la possibilità di fare terapia ad adulti e soprattutto bambini che ne hanno vitale necessità. Cari amministratori non siete stati capaci di fare uno sforzo in più, non siete stati capaci di dare una continuità al “fiore all’ occhiello” di Paternò che dava prestigio al paese.
C’erano delle modifiche da apportare???
Bene! Da persone “competenti” e “interessate” al bene comune di tutti i paternesi si poteva organizzare un tavolo di concertazione con amministratori, rappresentanti FIN e gli addetti ai lavori, al fine di recepire anche gli aspetti tecnici della struttura per concordare, valutare le soluzioni e porre fine a questo ormai annoso problema così da trovare una via d’uscita sana e indolore per tutti.
La gestione non ha mai avuto mancanze esagerate, alcuni buchi e lacune, ma tutto risolvibile, si poteva fare di tutto, di certo non la chiusura di una struttura del genere che ha dato lavoro ad un paese intero, esempio nei mesi delle manifestazioni regionali, grazie alle gare svolte a Paternò, se ne parla anche dall’altra parte della regione.
La vostra “operazione verità” non è altro che negligenza e superficialità della questione comune. Quando ci sono stati i veri problemi dov’era il comune?
Chi ha risposto agli utenti quando alla struttura hanno tagliato la luce?
Chi ha fatto fronte quando sono saltati i pavimenti della vasca grande?
Chi ha cercato di alleggerire il passaggio secondario per via dei lavori che dovevano impiegare un paio di mesi, invece si sono protratti per ben 2 stagioni di attività
Chi ha affrontato l’utenza quando la piscina nel 2018 ha riaperto a dicembre, per problemi sempre del comune e poi anche in condizioni poco presentabili?
Chi ha risposto fino ad oggi agli utenti che chiedono in continuazione la riapertura della piscina, che si diceva fosse inizi ottobre?
Cari amministratori e tutti gli addetti, la piscina non l’avete mai vissuta, non conoscete la sua realtà, vi limitate a conoscerla dal di fuori, non sapete davvero nulla di quest’ultima, ma volete la presunzione di potervene occupare. Una presunzione che oggi costa agli utenti, al paese e a noi dipendenti ognuno per i suoi motivi.
Adesso siamo stanchi e diciamo basta!!!”.
GRAZIE
Carmelo Oliveri
Rosalinda Cordaro
Luciano Cavallaro
Giusy Fiorello
e tutti gli altri ragazzi che hanno lavorato con noi e hanno sempre dato il meglio per il “bene comune”.