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Paterno’: Uccise con un colpo di fucile alla tempia il suo paziente. Condannato in primo grado

Lo psicologo Michele Privitera uccise il 23enne Marco Zappalà in contrada Agnelleria a Paternò'

Un mistero che affonda le sue radici a 10 lunghi anni fa. Al gennaio 2008, quando, lo psicologo Michele Privitera 44enne, fu posto in stato di fermo per il presunto omicidio del 23enne di Acireale, suo paziente, Salvo Marco Zappalà. Il medico, fu trovato in un agrumeto, in contrada Agnelleria, a Paterno’,  vicino al corpo del giovane, morto per un colpo di fucile  alla tempia. Lo stesso Privitera aveva chiamato i carabinieri. 

I FATTI DEL 2008. Agli uomini dell’arma, il medico spiego’ che Zappalà si era suicidato. Durante una battuta di caccia, alla quale il giovane era stato invitato, raccontava Privitera all’ indomani dell’omicidio/suicidio,  il giovane gli  aveva tolto il fucile di mano per suicidarsi. L’autopsia e l’interrogatorio hanno evidenziato pero’ incongruenze rispetto al racconto dell’uomo. Zappalà, tra l’altro, non aveva il porto d’armi e non è chiaro se i due stavano davvero andando a caccia.
Privitera avrebbe dato due diverse versioni dell’accaduto. Dopo aver avvertito i carabinieri, aveva spiegato agli uomini dell’arma, che il ragazzo si era allontanato durante la battuta di caccia e poi si era sparato alla tempia. Poi avrebbe fornito un’altra versione, e cioè che zappalà gli avrebbe strappato il fucile, puntandoselo alla testa. Di qui l’arresto con l’accusa di omicidio volontario. In omicidio maturato, all’interno di un rapporto ritenuto anomalo tra l’imputato e la vittima. .

Stamattina la corte d’assise d’ appello presieduta da  Rosario Cuteri ha confermato la condanna di primo grado a carico dello psicologo. Mentre le ragioni della morte del giovane paziente  23enne rimangono avvolte nell’ombra del mistero. 

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