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Celebrato il 76° anniversario dei bombardamenti su Paternò

Il 14 luglio, si è svolta all’interno della villa Moncada, la cerimonia commemorativa per ricordare il 76° anniversario dei “bombardamenti” sulla città di Paternò durante il secondo conflitto mondiale, che provocò molte vittime. La città subì una notevole distruzione, che ancora oggi è rimasta viva nella memoria. Il 14 luglio del 1943, gli Alleati attaccarono in modo pesante Paternò verso le due e un quarto del pomeriggio, con bombardieri leggeri Mitchell, si trattava di due formazioni di aerei americani della Northwest African Tactical Air Force (NATAF), che sganciarono all’incirca 35 tonnellate di bombe medio – leggere, provocando diversi morti in modo particolare nel quartiere “Montecenere” che fu raso al suolo e nella centralissima via Vittorio Emanuele, dove persero la vita tantissimi civili. La stessa sorte toccò a diverse altre parti della città dove si contavano diversi morti e feriti, le quali erano state considerate dagli Alleati obiettivi sensibili da colpire perché le truppe tedesche avevano piazzato delle vere e proprie roccaforti. Il 15 luglio, i bombardamenti sull’intera città, furono più cruenti e seminarono il panico tra la popolazione, provocando centinaia di morti e tantissimi feriti in diverse zone delle città. I morti vennero bruciati, mentre il resto della cittadinanza fuggì terrorizzata nelle campagne limitrofe per trovare riparo, aspettando la fine dei bombardamenti. Altri bombardamenti si verificarono nei giorni successivi fino al primo agosto. L’ospedale da campo, allestito all’interno della villa Moncada per ospitare i feriti che cercavano riparo e cure, andò distrutto e fu il luogo dove perse la vita l’eroico cappellano militare padre Vincenzo Ravazzini di 33 anni, colpito mortalmente da una scheggia di bomba, il quale cercò di aiutare tanta gente disperata e moribonda, ma il destino crudele lo colpì e cadde giovanissimo sul campo. Una stele in sua perenne memoria venne fatta erigere all’interno della villa Moncada. L’amministrazione comunale con in testa il vice sindaco Ezio Mannino, insieme al presidente del consiglio comunale Filippo Sambataro, all’assessore Vito Rau, ai consiglieri Tuccio Paternò e Roberto Faranda, al comandante del Corpo di polizia municipale Antonino La Spina, e le rappresentanze dall’associazione Finanzieri d’Italia sezione di Paternò e dell’associazione Carabinieri d’Italia, si sono fermati davanti alla stele in memoria di padre Vincenzo Ravazzini dove, dopo un momento di riflessione e preghiera alla presenza di Padre Francesco La Porta, è stata deposta una corona di alloro dal vice sindaco Ezio Mannino, a cui è seguita la benedizione in memoria di tutti coloro che persero la vita nel campo allestito dentro la Villa Moncada.

Le autorità intervenute alla commemorazione (Foto Magrì)

Padre Francesco La Porta impartisce la solenne benedizione dinanzi la stele (Foto Magrì)

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