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Le nuvole cariche di pioggia si addensano sempre di più attorno alla politica paternese, questa volta la situazione è ancora più grave, perchè se prima di parlava di frattura, adesso il comportamento dei consiglieri Lauria, Cunsolo e Conigliello è di rottura completa (la collega Consolazione Rapisarda è da considerarsi opposizione già da qualche mese..). Ma andiamo per ordine, al Consiglio comunale arriva una mozione redatta dall’opposizione relativa alla riduzione dell’Addizionale Irpef allo 0,5%, rispetto ai livelli attuali. Ipotesi spesso ventilata dalle opposizioni, di qualsiasi ordine e grado, anche quando all’opposizione c’era in tempi passati, l’attuale amministrazione. Tra il dire e il fare c’è però il concreto, e di questi tempi tale riduzione è al quanto difficile da attuare, date le carenti condizioni in cui versano le casse comunali. Sarà stato per senso civico, o per fare un semplice smacco all’attuale amministrazione, il Consiglio trattava questo punto e come ben sappiamo, se solo avessero voluto, tutti i componenti della maggioranza in maniera compatta, l’addizionale sarebbe stata bocciata. Ed ecco che arriva il terremoto, dopo il voto compatto di tutti i componenti dell’opposizione giunge anche quello del consigliere Barbara Conigliello, che in sintonia con quanto fatto negli ultimi tempi (cioè dopo la nomina come assessori della Chirieleison e di Gulisano), esprime il parere positivo. A questa si aggiungono i voti dei Consiglieri Lauria e Cunsolo, che esprimendo il loro voto, restano in aula e quindi mantengono il numero legale, facendo così passare la mozione! Apriti cielo, scoppia il caos, soprattutto all’interno dei ranghi della maggioranza, che oggi appare divisa in tutto e quindi in grave difficoltà. A tal proposito, è doveroso che il sindaco prenda dei seri provvedimenti, perchè così non è più possibile continuare, ed il vice sindaco Mannino è sempre più messo in difficoltà dai suoi stessi consiglieri, che così facendo attuano una politica diversa dalle direttive dettate dal primo cittadino e quindi di riflesso anche dal loro esponente in giunta. Ai posteri l’ardua sentenza, ma la domanda è sempre una, chi è in rottura ha il coraggio di mandare tutto a rotoli e ritornare alle elezioni? Oppure, sono delle semplici, ma inopportune, manovre che inevitabilmente danneggiano l’attività politica di Naso, ma in concreto non vogliono arrivare alla soluzione finale? Insomma, per Naso una bella gatta da pelare, mentre l’opposizione gongola.