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La puntualizzazione di Ivan Mazzamuto

Riceviamo e pubblichiamo una puntualizzazione da parte dell’ex Presidente del Paternò, Ivan Mazzamuto:
“In merito all’ultima intervista rilasciata dal nuovo proprietario del Paternò Calcio Yahya Kirdi rilasciata al giornalista Umberto Teghini ritengo sia doveroso fare alcune precisazioni.
Dispiace perché tifo Paternò e ne io né il mio entourage, i vecchi dirigenti, hanno utilizzato mezzi di comunicazione per polemizzare, per il bene del Paternò Calcio.
-Punto 1) “ORGANICO CALCIATORI”
La Serie D prevede lo svincolo di tutti i giocatori al 30 giugno, per cui la nuova proprietà e i nuovi dirigenti non solo erano al corrente di ciò sin dalla prima videoconferenza, e più volte ribadito successivamente anche di presenza, ma proprio per questo erano contenti perche’ avrebbero potuto allestire una squadra nuova e altamente competitiva senza avere alcun vincolo con altri calciatori.
Tra l’altro dispiace perché come scritto nella manifestazione d’interesse presentatami, avrebbero dovuto tenere, quantomeno nella fase di traghettamento, il supporto dei nostri dirigenti che da anni conoscono molto bene la categoria e ciò che serve per mandare avanti una stagione, evitando tante problematiche a cui la nuova proprietà è andata incontro.
-Punto 2) “LOGO”
Strano leggere il discorso del logo, perché che sia stato negato è assolutamente falso. Come accordi sottoscritti, gli è stato concesso in comodato d’uso gratuito per cui è stata una scelta di questa nuova società non utilizzarlo.
Volendo sin dalla prossima gara il Paternò Calcio potrebbe scendere in campo con il vecchio logo.
Inoltre, non intendono al momento utilizzare la pagina Facebook ufficiale Paternò Calcio , in quanto mi è stato riferito che ne faranno una nuova.
-Punto 3) “GROSSE DIFFICOLTÀ ECONOMICHE “
In tutti questi anni, al di là dei risultati ottenuti, abbiamo sempre onorato gli impegni presi e per questo il Paternò Calcio ha acquisto grandissima credibilità nel panorama calcistico italiano,
per un atto di “Grande amore” come si legge sui canali ufficiali abbiamo iscritto la squadra in Serie D e se non ci fossero state pressioni di vario tipo, avremmo onorato il campionato dignitosamente. Ovviamente non avrei potuto promettere la serie C poi la B e poi la A ( come promesso dalla nuova proprietà) o fare il ritiro a Dubai, perché non è nelle mie possibilità economiche, ma addirittura leggere che avremmo avuto delle difficoltà ad andare a giocare ad Enna in coppa Italia è troppo.
Ad Enna, come sempre, ci saremmo andati dignitosamente, con un Pullman 50 posti, e con le divise in ordine.
Ciò nonostante su quanto riportato e accaduto ho ritenuto doveroso fare chiarezza.
Spero tanto adesso che il Paternò possa andare più in altro possibile, cosi come le ambizioni di questa nuova proprietà.
Forza Paternò, sempre e comunque”.