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Il Paternò vince la Coppa Italia battendo 2-0 la Supergiovane Castelbuono
Sono tante le emozioni che ci sovrastano al triplice fischio, il Paternò ha battuto 2-0 la Supergiovane Castelbuono, dopo una partita non bella, ma efficace in cui l’importanza della posta in palio ha avuto la meglio sul resto. La gioia ha finalmente spazzato via la rabbia di 24 anni fa, ed oggi finalmente il Paternò può aggiungere nel proprio palmares la Coppa Italia dilettanti della Sicilia, Memorial “Gianfranco Provenzano”. Come dicevamo è stata una partita non bella, ne giocata bene, ma dove è venuto fuori il cinismo di questa squadra, che gioca per vincere e portare a casa il risultato ad ogni costo. E così Raciti, ha deciso fin dall’inizio di affidarsi ad un veterano come Viglianisi a Centrocampo, schierato al posto di Greco, fin qui autore di eccellenti prestazioni e seppur non esprimendo il classico calcio champagne, oggi è arrivato il risultato ed è quello che consegna la Coppa Italia al Paternò. Viglianisi infatti è stato determinante a centrocampo, dato che tutte le palle aeree sono state tutte sue, mentre le condizione del terreno di gioco, ai limiti della praticabilità, hanno frenato la azioni offensive del Paternò, che ha dovuto dare i conti con buche ed erba alta. Dall’altra parte la Supergiovane Castelbuono ha confermato di essere una buona squadra, una di quelle che non molla mai, ma ha commesso l’errore di giocare in alcuni frangenti con troppa aggressività, affidandosi più ai calci, che al calcio, col risultato di beccarsi due cartellini rossi dal direttore di gara. Nel frattempo il Paternò concretizzava il proprio gioco con il solito bomber Micoli, che sfruttando l’ottimo cross di Alessio Asero, sbloccava il risultato con un pregevole colpo di testa. Nella ripresa, in 11 contro 9, il Paternò memore di tante partite ben giocate, ma non sfruttate, ha cercato di mantenere e di affondare il colpo del KO, consegnando al Castelbuono le redini del gioco, fatto di tante palle messe in mezzo, puntualmente spazzate via dall’ottima difesa paternese. Ci sono stante tante occasioni in contropiede non sfruttate, sia per imprecisione, che per le parate di Fagone Pulice, ma solo in un caso i rossazzurri hanno sfiorato di subire il pareggio, ma la conclusione di Arenoso è finita fuori. Nel finale, sull’enesimo contropiede, ecco che arriva il raddoppio, grazie ad un calcio di rigore concesso per fallo su Giannaula, che lo stesso attaccante, calcia e sbaglia, ma poi riprende la sfera ed insacca. E’ il 2-0, può scattare la festa, il Paternò ha vinto la Coppa, dopo 24 anni finalmente viene scacciato via un incubo, complimenti a tutti i giocatori, onore agli sconfitti! E adesso rituffiamoci nel campionato con la gara di domenica contro il Real Siracusa, quindi il 14 febbraio, inizierà la fase nazionale, con gli ottavi di finale, che si disputeranno contro il Bocale di Reggio Calabria.
CRONACA:
Primo tempo molto contratto e ben giocato dai rossazzurri, che non subiscono mai l’offensiva del Castelbuono, al 16′ arriva una palla in area di Maimone per Belluso, in cui i rossazzurri protestano per un presunto fallo di mano di Guardis, mischia che viene sbrogliata dalla difesa in corner. Sugli sviluppi del calcio d’angolo di Maimone, Micoli colpisce al volo, ma Fagone Pulice si esibisce in una parata salva risultato, togliendo dalla sfera dalla propria porta. Nel frattempo Belecco della Supergiovane si fa ammonire e rischia una seconda ammonizione su richiamo dell’assistente, ma l’arbitro decide di graziarlo, non è così al 39′ quando entra a gamba tesa su Maimone, beccandosi l’espulsione. Passa solo un minuto e sugli sviluppi di un fallo laterale, la palla arriva ad Asero, cross al centro per Micoli, che di testa anticipa tutti e mette la palla in fondo al sacco, per il vantaggio rossazzurro. Il Paternò va al riposo con la consapevolezza che si trova con un gol e un uomo in più! Il secondo tempo inizia con il secondo rosso per il Castelbuono, questa volta è il centrale Garofalo ad entrare in stile kung-fu su Viglianisi, l’arbitro vede tutto e per la squadra madonita arriva l’espulsione. Paradossalmente, questo episodio galvanizza i “cinghiali” che non avendo nulla da perdere, si gettano a capofitto in avanti, con una serie di lanci, che vengono però sempre spazzati via dalla difesa paternese. Al 58′ è Pennisi a rendersi pericoloso, ma il colpo di testa è preda di Romano, quindi al 63′ è il Paternò a provare il gran tiro dalla distanza, ma Fagone Pulice para. Al 70′ il Paternò tenta la sortita con Asero, ma non trova il tempo per tirare in porta, mentre al 74′, Asero sfiora il raddoppio, quando su assist di Maimone, spara in porta, un gran tiro, che il portiere riesce a far carambolare sulla traversa. La Supergiovane ha la sua ghiotta occasione al 79′ quando Torres mette una bella palla al centro per Franchelli, che si fionda in scivolata, ma il tiro non inquadra la porta. Il Paternò risponde all’86’, quando Greco serve Grasso in profondità, entra in area, ma calcia debolmente verso la porta. Ennesimo break in contropiede al 90′, con Messina che serve Giannaula in area, ma l’attaccante prima di provare la conclusione di tacco, viene steso da Fagone e Pennisi, per l’arbitro il rigore è netto. Dal dischetto va lo stesso Giannaula che però si fa respingere la conclusione, ma è lesto a catapultarsi sulla ribattuta ed a ribadire la sfera in gol, per il 2-0 che consegna la Coppa Italia al Paternò.
TABELLINO:
SUPERGIOVANE CASTELBUONO – PATERNO’ 0-2
SUPERGIOVANE CASTELBUONO: Fagone Pulice 8, Suarez 6.5, Grandis 6 (72′ Diallo 5.5), Jantus 6, Garofalo 5, Pennisi 6, Arenoso 6 (87′ Mazzola s.v.), Russo 6 (67′ Altieri 6), Torres 5.5, Belecco 5, Pardo 6 (39′ Franchelli 6). A disposizione: Mammano, Palma, Di Bartolo, Pappalardo, Guarneri. All.: Angelo Bognanni 6.
PATERNO’: Romano 7, Napoli 6.5 (89′ Messina s.v.), Panarello 7.5, Floro Valenca 7, Sangarè 8, Intzidis 7.5, Maimone 7, Viglianisi 7.5, Micoli 8 (85′ Giannaula 7), Belluso 7 (59′ Grasso 6.5), Asero 7 (79′ Greco 7). A disposizione: Coriolano, Fratantonio, Catania, Lo Monaco, Virgillito. All.: Filippo Raciti 8.
ARBITRO: Antonio Gabriel Haba di Caltanissetta 7. Assistenti: Francesco Camarda (TP) 7 e Salvatore Nigrelli (Barcellona P.G. ME) 7.
RETI: 40′ Micoli, 91′ Giannaula.
NOTE: La finale di Coppa Italia si è giocata allo stadio “D’Alcontres-Barone” di Barcellona Pozzo di Gotto, perchè sede della squadra vincitrice della scorsa stagione: l’Igea Virtus. Giornata tiepida, tempo sereno, campo in non perfette condizioni. Presenti 600 spettatori di cui almeno 300 di Paternò. Giannaula al 90′ ha sbagliato un calcio di rigore. Espulsi: al 38′ Belecco per doppia ammonizione, al 47′ Garofalo per gioco pericoloso. Ammoniti: Belluso e Micoli per il Paternò, Grandis, Suarez e Fagone Pulice per la Supergiovane Castelbuono. Angoli: 5-1 per il Paternò. Recuperi: pt 2′, st 5′. Il Paternò vince la Coppa Italia -Sicilia e si qualifica per gli ottavi di finale nazionali.
PAGELLE:
Romano 7: Ha grande padronanza dei propri mezzi e non sbaglia mai, anzi in fase di rinvio ha un piede calibratissimo. Questa Coppa è anche merito suo!
Napoli 6.5: Ha cercato di fare l’esterno con efficace, ma non sempre è stato perfetto, ma non si è lasciato andare, neanche ad errori. Buona la sua prova. Dal 89′ Messina s.v.: E’ entrato benissimo, tanto che ha servito l’assist per il rigore su Giannaula.
Panarello 7.5: Partita giocata in maniera quasi perfetta, dove ha annullato i suoi diretti avversari ed ha sciorinato un’autorevole consapevolezza della propria condizione. Ripetiamo, il suo acquisto a Gennaio è stato azzeccatissimo!
Floro Valenca 7: Il solito grande regista di questa squadra, capace di disegnare, difendere, offendere e guidare questo gruppo alla vittoria.
Sangarè 8: Che giocatore! Ancora una volta ha dimostrato di essere un grandissimo, perchè ha azzeccato tutte le giocate, tutti i passaggi, tutti gli interventi, insomma ha brillato in questa finale.
Intzidis 7.5: Per uno come lui, che ha giocato le coppe europee col Paok Salonicco, questa era una formalità, ma vederlo in campo da sicurezza e tranquillità, oltre che l’efficacia di prendere tutti i palloni che vagano dalle sue parti.
Maimone 7: il capitano è l’anima di questa squadra, capace di fare sempre la differenza, questa vittoria è l’emblema del gruppo, di cui Lui è il simbolo.
Viglianisi 7.5: Schierato in mezza al campo per fare filtro, ha captato ogni pallone di testa, sfruttando appieno tutti i suoi centimetri e dando ai compagni quella serenità di uscire vittoriosi da questa contesa.
Micoli 8: E’ il suo momento, ogni palla che tocca diventa gol, ma dietro c’è un grande sforzo in allenamento, ripagata da una condizione strepitosa. Un bomber come lui mancava da tanto tempo a Paternò e grazie alle sue prestazioni, oggi alziamo il primo trofeo stagionale! Dall’85’ Giannaula 7: Entra e si mette subito in mostra, procurandosi un rigore (Netto!) e quindi ribadendo in gol la respinta di Fagone.
Belluso 7: Altro giocatore simbolo di questo Paternò, capace di lottare su ogni palla e di mettere in difficoltà qualsiasi difesa avversaria. Dal 59′ Grasso 6.5: Entra per mettere il sigillo finale, non ci riesce, nonostante la grande voglia che aveva, ma è un elemento prezioso di questo organico.
Asero 7: Penalizzato dalle pessime condizioni del terreno di gioco, ha comunque sfoderato le proprie armi sulla sinistra, compreso il cross trasformato in gol da Micoli. Dal 79′ Greco 7: Seppur non impiegato dall’inizio, appena entrato ha dato la scossa alla squadra, che ha reagito creando azioni e il gol del 2-0.
Mister Raciti 8: E’ il Re di Coppa e lo sa, oggi la sua squadra ha giocato con cinismo ed autorità, sapeva che gli avversari non avrebbero mollato di un passo, così come sapeva che al centro doveva mettere Viglianisi, per far guadagnare centimetri alla squadra. La vittoria è frutto del gruppo e della consapevolezza, che non si può sempre vincere giocando bene, ma l’importante è vincere!
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