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La rabbia di una sconfitta

Potremmo scrivere “Game Over”, “The End”, o altre affermazioni che portano al collasso, ma la classifica è ancora aperta e seppur con rammarico, dopo la sconfitta di Licata, rimane ancora la possibilità di lottare per la salvezza. E dire, che il ritorno al gol su azione del Paternò, unito ad un primo tempo ben giocato, aveva lasciato sperare per il meglio, ma poi nel secondo tempo è uscita la maggiore qualità del Licata, o quanto meno, a fare la differenza è stata la possibilità di avere una panchina lunga, ed è proprio l’ingresso di Outtara che ha cambiato le sorti del match, segnando quella doppietta, che ha portato al ribaltamento del match da parte degli agrigentini. Peccato, perchè Campanella aveva schierato una formazione molto ambizioso, con il duo d’attacco formato da Ankovic e Piciollo ed è proprio l’attaccante romano, che ha finalmente sfatato il tabù di un gol su azione, portando i rossazzurri in vantaggio. Poi nella ripresa, il Licata è salito in cattedra, è arrivato il pareggio a 15 minuti dalla fine e nel recupero, con il Paternò in 10 per l’espulsione di Dama, lo stesso Outtara ha siglato il gol della vittoria per i gialloblù. Adesso, è chiaro che la situazione si fa sempre più brutta, ma la speranza è l’ultima a morire e già domenica contro la Vibonese, bisogna assolutamente giocare per i 3 punti.

Ps. non abbiamo potuto svolgere il suo ampio servizio, a causa di problemi tecnici.

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Vincenzo Anicito

Esteta, curioso, intrigante, riflessivo, odia gli stereotipi, ama Paternò e il Paternò calcio, il paesaggio al tramonto, il mare d'estate dopo le 19:00 e dormire con il rumore della pioggia

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