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Senza rappresentanti, chi penserà al nostro territorio?

Ci risiamo, a 2 giorni dallo scrutinio il dato che è saltato fuori, estromette la città di Paternò dal Parlamento. I paternesi, che in massa hanno votato 5 stelle neanche sapevano a chi andava il loro voto, ma nella speranza di un cambiamento e forse anche del tanto agognato “reddito di cittadinanza”, hanno preferito votare candidati di fuori, e consegnarsi così nelle mani, di chi, con tutto il rispetto, penserà a tutto, fuorché a Paternò e hinterland. Dispiace  fare questa osservazione, ma è doveroso capire quali siano le strategie politiche che attuano all’interno di certi movimenti, e da ciò dedurre, il motivo per il quale nessun paternese è stato inserito né al proporzionale, che tantomeno all’uninominale tra i candidati pentastellati. Non mi si venga a dire che ci sono state le consultazioni on line, perché sappiamo benissimo che il sistema è andato in tilt, ci sono state polemiche e quant’altro, mentre credo che la verità sia evidente e cioè che il movimento 5 stelle di Paternò, non ha avuto la forza politica per imporre un proprio soggetto né alla Camera, che tantomeno al Senato e di ciò resta l’amaro in bocca, perché la città ha riversato nelle urne più di 12000 preferenze, ma non sarà rappresentata da nessuno! Gli avvocati difensori di turno, diranno che gli eletti sono cosmopoliti, che vivono il territorio allo stesso modo, ma oltre alla filosofia c’è un ragionamento di merito e chiaramente, al momento opportuno, ognuno si farà gli affari propri. Al momento non sappiamo chi sarà il futuro presidente del Consiglio, non è strano, che qualora ci fosse incertezza, si potrebbe ritornare nuovamente alle urne (ricordate la Grecia qualche anno fa?), anche se la poltrona piace a tutti e con la scusa di rifare nuovamente la legge elettorale (a proposito… che porcata!) si mangeranno dai 2 ai 3 anni con un governo fantoccio a fare da traghettatore… Un ultima considerazione ai 12000 paternesi che hanno legittimamente votato Movimento 5 stelle, spero che il loro voto sia stato d’ideale, anche di protesta, ma non mi dite che lo hanno fatto per il “reddito di cittadinanza”, perché sennò saremmo veramente alla frutta!

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Vincenzo Anicito

Esteta, curioso, intrigante, riflessivo, odia gli stereotipi, ama Paternò e il Paternò calcio, il paesaggio al tramonto, il mare d'estate dopo le 19:00 e dormire con il rumore della pioggia

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