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Naso: “Atto meschino, ripristineremo quanto distrutto”

Le dichiarazioni del primo cittadino dinanzi al vile atto incendiario alla villa comunale

E pensare che proprio nella giornata di ieri, al Giardino Moncada, venivano ricordate le vittime dei bombardamenti e la figura di Padre Ravazzini, a 75 anni dall’estate tragica del 1943. L’amministrazione assieme alle autorità civili e religiose, ha rinnovato uno degli appuntamenti più sentiti, con la cerimonia dinanzi la stele di Padre Ravazzini, della città. E sempre ieri, attorno alle 22, quando i cancelli della villa erano chiusi, lontani da occhi indiscreti, c’è stato chi ha vandalizzato senza un briciolo di dignità e coscienza, quello stesso luogo, appiccando il fuoco su una delle giostrine all’interno dello spazio riservato ai bimbi. Un gesto inqualificabile, meschino. (LEGGI ANCHE https://www.gazzettarossazzurra.it/2018/07/15/giardino-moncadadate-alle-fiamme-attrazioni-per-bimbi-dove-andremo-a-finire/ )

Si dice amareggiato il primo cittadino, Nino Naso, che alla gazzettarossazzurra.it dichiara:

“Ci troviamo dinanzi all’ennesimo atto di viltà da parte di gente senza scrupoli, di soggetti che non sanno e non hanno ancora compreso quale sia l’indirizzo del proprio futuro. Noi reagiremo subito a questo vile atto incendiario, come abbiamo sempre fatto. Non abbasseremo la testa e ci rialzeremo come abbiamo fatto sino ad ora dando delle risposte a chi non rispetta la nostra Paterno’, così come è stato fatto per il Palazzetto, la collina adesso faremo anche al giardino Moncada. Ci adopereremo per ripristinare la giostrina distrutta dalle fiamme con la collaborazione delle associazioni e della gente civile e onesta che, per fortuna, rappresenta la stragrande maggioranza di Paterno’. Sono amareggiato per questa gente che non comprende la bellezza della nostra città ostinandosi a distruggere senza alcun principio di logica i luoghi comuni e gli spazi condivisi che abbiamo. Adesso abbiamo avviato tutte le indagini per risalire agli autori del gesto vergognoso e abbiamo anche qualche indizio dalla nostra parte”.

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