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Ecco perchè dovremmo andare a votare

La domanda sorge spontanea: “Perché dovremmo andare a votare?”. La gente ha ultimamente questo interrogativo in testa, si sente sfiduciata, non tutelata e sicuramente trattata in secondo piano rispetto ad altre popolazioni europee, per cui l’interrogativo seppur troppo generalizzato, è comunque fin troppo scontato. Questa domanda è infatti quella che si pone chi non vuole assumersi responsabilità, chi vuole un sistema assistenzialista, chi interpreta il welfare state come una sorta di bancomat personale, pronto a rispondere a tutte le proprie esigenze, insomma chi pretende che tutto gli cada dall’alto! Eh no, è arrivato il momento di assumersi le proprie responsabilità, di legittimare un governo andando a votare, esprimendo una propria preferenza, designando un partito o una coalizione al ruolo di leader, perché l’immobilismo è sempre dietro l’angolo, e le scelte fatte in ambito internazionale, non ci permettono di farci trovare impreparati, pena l’assoggettamento ad altri Stati, così come in maniera più o meno velata, avviene da qualche anno a questa parte, dove Europa è sinonimo di Germania-Francia! L’Italia ha bisogno di un governo forte, capace di prendere delle iniziative e di restituire il sorriso agli italiani, magari con provvedimenti meno europei e più nazionalistici, con una piena presa di posizione a favore della propria gente. Non andare a votare è un segno di grande debolezza in tutti i sensi, agevolerebbe peraltro chi vive nella protesta continua, chi predica bene e razzola male, chi auspica progresso, ma poi si cala le braghe davanti il più piccolo leader europeo, per cui è assolutamente indispensabile trovare lo spazio per esprimere la propria preferenza. Il nostro territorio in particolare, pretende delle certezze in questa tornata elettorale, vuole che i rappresentanti eletti siano garanti della propria gente, difendendo a spada tratta, tutto quello che riguarda la Sicilia e il nostro comprensorio. La gente deve andare a votare, ma allo stesso tempo chiede ai candidati e soprattutto agli eletti di avere la forza di non dimenticare lo scopo per cui sono stati elevati al rango di onorevole, perché al di là di ogni qualsiasi appartenenza politica, c’è da prendere dei seri provvedimenti per ridare dignità a questa terra, in particolar modo entrando in sintonia con il governo regionale appena eletto. Puntare sul turismo, sulle agevolazioni fiscali, sul lavoro, sulle infrastrutture e sull’agricoltura devono essere le priorità di chiunque, indipendentemente dal colore politico e dal leader che rappresenterà l’Italia. E’ anche per questo che in primis ai candidati dell’uninominale alla Camera (Giuseppe Lombardo, Maria Grazia Pannitteri, Valentina Borzì, Salvatore Asero, Eugenio Saitta, Samanta Cinnirella ed Ettore Ursino) chiediamo che da Paternò a Niscemi il nostro territorio riceva le necessarie considerazioni, stesso discorso per i candidati dell’uninominale al Senato (Angelo Attaguille, Giovanni Burtone, Leo Micali, Salvo Scuderi, Tiziana Drago, Lucia Ferrara e Giuseppe Spadafora), nonché per tutti i candidati al proporzionale nella loro globalità da Condorelli a Torrisi e Mancuso, passando per la Gennaro, Asero, Lombardo, Messina e Borzì. Che vinca il migliore, il più capace, il più interessato al territorio e soprattutto quello o quella che saprà dare un senso alla propria elezione, ergendosi a paladino del proprio territorio!

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Vincenzo Anicito

Esteta, curioso, intrigante, riflessivo, odia gli stereotipi, ama Paternò e il Paternò calcio, il paesaggio al tramonto, il mare d'estate dopo le 19:00 e dormire con il rumore della pioggia

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