Una petizione ed una proposta avviata lo scorso 13 marzo dai Giovani democratici di Paternò con l’hashtag #Sindacofaccistudiareancoraunpo’, ha avuto al centro la richiesta degli studenti paternesi di ristabilire il precedente orario della biblioteca comunale e prolungarne l’apertura nei mesi estivi.
Già da qualche anno, con l’introduzione dell’orario continuato dalle 9.00 alle 19.00, questo luogo è diventato un punto di riferimento fondamentale non solo per i lettori ma soprattutto per gli studenti. Una delibera del Sindaco Naso, in vigore dallo scorso 5 marzo, ha modificato il precedente con la conseguente chiusura dei locali della biblioteca nell’arco temporale che va dalle 13.30 alle 15.30 oltre che la chiusura nei pomeriggi dei mesi di luglio e agosto. A tal proposito i Giovani Dem di Paternò hanno ,tramite una petizione, chiesto al sindaco di ripristinare il vecchio orario oltre che favorire gli studenti nei mesi di luglio-agosto per la preparazione degli esami della sessione estiva.
Il sindaco insieme alla commissione preposta, oggi, ha incontrato i giovani, mettendo in chiaro le ragioni della chiusura della biblioteca nella fascia 13.30 -15.30, spiegano che in tutti i comuni, ad eccezioni delle grandi città, in quella specifica fascia oraria, le biblioteche mantengono la chiusura. “Siamo disponibili- dichiara il primo cittadino Naso al termine della riunione – siamo disponibili a prolungare l’apertura della biblioteca in concomitanza alle esigenze di nostri studenti. Siamo sempre aperti al dialogo ed al confronto e faremo di tutto per agevolare i nostri ragazzi.” I giovani dem hanno accolto le ragioni del sindaco in una riunione segnata da un clima sereno e disteso, riunione che, per l’appunto, ha avuto positiva risoluzione.
Naso ha comunicato che sino al 10 luglio si proverà a mantenere l’apertura pomeridiana, stessa cosa a partire dal 20 agosto. Per la pausa pranzo invece è stato invece impossibile andare incontro alle richieste degli studenti in quanto si andrebbero a recuperare ben sei unità operative da impiegare in altri uffici e servizi, come ad esempio gli uff. demografici.
